da quale acquasantiera deserta te ne esci bagnato?
bastioni in pezzi di fango dietro le tue spalle, viola lo sfondo.
( canterò per sparire nella nebbia ma un ‘altra volta )
tu vieni con la barca che hai comprato –
fammi vedere la barca che hai comprato con la gabbia a prua,
che non si stacchi dal gancio sull’ oceano. sto cullando il riccio.
salva le uova blu. mangeremo un po’ di pesce fra amore e gente,
con la premessa d’ esser spettinata e ben vestita e truccata
e io, io, ascolteremo la tua voce quella sempre piena di passione
ad un tavolo sul mare: tu sei cesare, le legioni sono tue.
eccoti finalmente di nuovo eretta
al passaggio del vile verso
della rima caduta
inerte mi calmo
(e torni)
"Mi piace""Mi piace"
con poche manovre
la strada è sgombra
per tornare
( e torno )
il primo passo sei tu
che – mi – vedi.
"Mi piace""Mi piace"
veloce il ventre ritmico
di pelle tesa e nuda
rientro di eremi
vacuo privilegio
porzione di organo
analfabeta e frammentato
di passo collettivo
[…]
è il tuo regime
"Mi piace""Mi piace"